Nella gamba normale, le tre articolazioni dell’anca, del ginocchio e della caviglia sono allineate sulla stessa retta detta “asse meccanico dell’arto inferiore”. Essa si sovrappone alla diafisi tibiale mentre forma un angolo di circa 6 gradi con quella femorale. L’angolo formato dal femore e dalla tibia quindi è, in condizioni normali, lievemente chiuso verso l’esterno ed è chiamato angolo di valgismo fisiologico del femore. Se l’angolo di valgismo si inverte, cioè si chiude all’interno, si ha la situazione patologica di ginocchio varo (gambe ad “O”). Se l’angolo di valgismo tende a chiudersi, si ha la situazione patologica di ginocchio valgo (gambe a “X”).
In condizioni normali (valgismo fisiologico) le forze di carico durante la marcia vengono equamente distribuite su tutta la superficie articolare femoro-tibiale.
La deviazione in varismo del ginocchio, condizione clinica che si osserva più frequentemente, causa lo spostamento delle forze di carico nel compartimento mediale durante la marcia. Al contrario la deviazione in valgismo del ginocchio, sposta il carico sul compartimento esterno.
In condizioni normali (valgismo fisiologico) le forze di carico durante la marcia vengono equamente distribuite su tutta la superficie articolare femoro-tibiale.
La deviazione in varismo del ginocchio, condizione clinica che si osserva più frequentemente, causa lo spostamento delle forze di carico nel compartimento mediale durante la marcia. Al contrario la deviazione in valgismo del ginocchio, sposta il carico sul compartimento esterno.
Le deviazioni assiali non sono causa di sintomatologia specifica. Rappresentano un presupposto meccanico che può causare danni nel tempo al compartimento colpito. Il dolore compare quando la deviazione assiale ha già iniziato il suo danno, ed è localizzato medialmente o lateralmente a seconda del tipo di anomalia.
L’esame clinico è senz’altro più importante di qualsiasi esame strumentale: il paziente con ginocchia vare presenta, quando in posizione eretta con gli arti inferiori uniti, un contatto tra le caviglie quando le ginocchia sono ancora distanti alcuni centimetri. Al contrario in caso di ginocchia valghe, in posizione eretta si osserva un contatto tra le ginocchia con gambe divergenti.
Una radiografia standard non permette la quantificazione precisa dell’angolo femoro-tibiale ma insieme all’esame clinico aiuta a classificare il ginocchio come varo, normale o valgo. In previsione di un intervento correttivo, o di un impianto di artroprotesi lo specialista richiederà una teleradiografia (radiografia degli arti inferiori in carico) utile a quantificare con precisione la deviazione angolare.
Le deviazioni assiali in valgismo o varismo necessitano di un trattamento chirurgico correttivo solo quando la deviazione angolare sia importante o abbia dato già origine a sintomatologia (dolore). L’intervento di osteotomia consiste in un taglio nella diafisi ossea per correggere l’angolazione dell’arto inferiore, riequilibrando i carichi sull’articolazione femoro-tibiale.
BIBLIOGRAFIA
2. Richmond J, Hunter D, Irrgang J, Jones MH, Levy B, Marx R, Snyder-Mackler L, Watters WC 3rd, Haralson RH 3rd, Turkelson CM, Wies JL, Boyer KM, Anderson S, St Andre J, Sluka P, McGowan R; Treatment of osteoarthritis of the knee (nonarthroplasty). J Am Acad Orthop Surg Sep;17(9):591-600, 2009.
3. Nuñez M, Nuñez E, Sastre S, Del-Val JL, Segur JM, Macule F Prevalence of knee osteoarthritis and analysis of pain, rigidity, and functional incapacity. Orthopedics Aug;31(8):753, 2008
4. Miura H, Takasugi S, Kawano T, Manabe T, Iwamoto Y. Varus-valgus laxity correlates with pain in osteoarthritis of the knee. Knee Jan;16(1):30-2, 2009.
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni, non so se il mio “difetto” si colloca nella sfera della fisioterapia, della posturologia o dell’ortopedia. L’unica definizione del mio problema, stando all’unico riferimento internet che ho trovato in merito, è “ginocchio flesso”: in pratica non riesco a estendere bene (figuriamoci iperestendere!) la gamba, quindi è come se rimanessi sempre con le gambe leggermente flesse. Non ho mai subito traumi, non ho dolore, semplicemente sono limitata nell’estensione. Ho una buona muscolatura negli arti inferiori, e riesco a fare tranquillamente anche esercizi di allungamento. Volevo chiedere se c’è la possibilità con esercizi opportuni di allungare i tendini, e se eventualmente devo rivolgermi ad centro fisioterapico o prenotare invece una visita ortopedica. Ringrazio anticipatamente.
Buongiorno,
difficile capire la causa del deficit di estensione del ginocchio. Consiglio una visita ortopedica.
Cordiali Saluti
Buonasera dottore, intanto la ringrazio per il servizio offerto.
Sono un ciclista amatoriale di buon livello, circa 2 mesi e mezzo fa ho iniziato la preparazione l’ allenatore della mia squadra mi faceva praticare footing 2 volte a settimana come alternativa alla bici; fatto sta che dopo un periodo di adattamento muscolare ho iniziato ad accusare un dolore al ginocchio dx quando correvo e il giorno successivo, pedalando invece non avevo problemi, poi ha iniziato a farmi male anche pedalando e camminando.
Ho deciso allora di fermarmi per una ventina di giorni sia dalla corsa che dalla bici, risultato il dolore non diminuiva anzi!
Una settimana fa ho ripreso a pedalare in maniera blanda e devo dire che il dolore è diminuito, pedalando non mi fa male, il dolore (non eccessivo) viene quando guido e quando sto seduto.
Nel frattempo ho fatto la visita baropodometrica e mi è stato riscontrato che avendo le ginocchia vare i piedi pronano, così mi hanno fatto dei plantari per correggere il problema.
La mia domanda è questa, posso riprendere a pedalare con costanza? Mi consiglia qualche antinfiammatorio per aiutarmi?
Le allego sotto la RM effettuata:
ESAME ESEGUITO MEDIANTE SEQUENZE T1 PESATE ,GE E GE STIR,SECONDO PIANI MULTIPLI .
NELLA NORMA LE FIBROCARTILAGINI MENISCALI.
SEGUIBILI NEL LORO DECORSO I LEGAMENTI CROCIATI E COLLATERALI.
ROTULA SOSTANZIALMENTE IN ASSE AI GRADI FLESSIONE DELL’ESAME,IN GOLA TROCLEARE POCO PROFONDA,A PREVALENZA DELLA FACCETTA LATERALE,SEGNI DI CONDROMALACIA ROTULEA CON FISSURAZIONE CONDRALE DELLA FACCETTA MEDIALE (5mm) .
NEI LIMITI L’INSERZIONE DEL QUADRICIPITE ED IL ROTULEO.
MODICA QUOTA FLUIDA IN SEDE FEMORO-ROTULEA.
INIZIALE EDEMA DELLA SPONGIOSA OSSEA DEL PIATTO TIBIALE INTERNO.
Buongiorno,
sicuramente l’antinfiammatorio, sotto controllo medico, può migliorare la situazione. Il problema è capire prchè ha avuto dolore al ginocchio. la risonanza evidenzia un edema dell’osso tibiale che potrebbe essere la responsabile della sintomatologia, occorre un riscontro clinico.
Cordiali Saluti
Buonasera,
anni fa mi avevano diagnosticato una condropatia rotulea destra.
Essendo passato molto tempo e avendo ogni tanto dei dolori ad entrambe le le ginocchia, ho effettuato una lastra e questo è l’esito:
SI NOTA RIDOTTA AMPIEZZA DI ENTRAMBE LE EMIRINE ARTICOLARI INTERNE FEMORO-TIBIALI
NE DERIVA UN QUASI COMPLETO ANNULLAMENTO DEL VALGISMO FEMORO-TIBIALE BILATERALE
NON ALTRE ALTERAZIONI OSTEOARTICOLARI A CARATTERE DEGENERATIVO
TENORE CALCIO NELLA NORMA
RAPPORTI FEMORO PATELLARI REGOLARI
Può gentilmente spiegarmi cosa significa?
Grazie,
saluti.
Buonasera,
si tratta di artrosi del compartimento interno di entrambe le ginocchia.
Cordiali saluti
Gentile dottore,
ho 34 anni e penso di essere affetto da ginocchio valgo bilaterale dato che le ginocchia si toccano in stazione eretta prima delle caviglie.prima di sottopormi ad una visita piu approfondita volevo chiederle se questo basta a definire il problema o ci sono altri metodi sicuri che consentono di fare una prima autodiagnosi.e poi volevo chiederle: valgismo e atteggiamento valgo sono la stessa cosa?
grazie..cordiali saluti
Buongiorno,
non esiste l’autodiagnosi, il ginocchio può essere varo o valgo a seconda che formi un angolo più chiuso internamente o esternamente.
Cordiali Saluti
Salve dottore,ho 54 anni e ho sempre sofferto di piedi piatti sin da piccoa,ho sempre avuto problemi nel camminare perchè mi stancavo facilmente ,ma negli ultimi anni il problema si è aggravato, a seguito di dolori ai piedi in particolare a quello sinistro faccio una tac,questo l’esito può gentilmente spiegarmi cosa è successo? Grazie.
L’esame tomodensitometrico della caviglia/piede sinistro,eseguito con acquisizione assiale,integrata da ricostruzioni MPR nei piani coronale e sagittale,ha mostrato:
marcata deformazione su presumibile base osteodegenerativa evidente a carico del corpo asragaloco,che si presenta ridotto di altezza e francamente sclerotico in particolare lungo il limitante articolare inferiore,discreti segni di artrosi astralago/navicolo/calcaneari con grossolane e diffuse lacune di riassorbimento osseo similgeodiche intrinseche.Riduzione significativa dell’interspazio articolare astralago/navicolare.Spigoli articolari tibiali particolarmente appuntiti sul versante anteriore e posteriore.
Grossolano deposito similosseo degenerativo evidente a sede retroastragalica.
Entesopatia calcifica retro e sottocalcaneare.
Marcati fenomeni porotico/distrofici evidenti diffusamente a carico delle rispettive spongiose ossee.
Nella norma lo spessore e la densità del tendine di Achille.
Buongiorno,
si tratta di un’artrosi generalizzata che può essere la causa della sua sintomatologia dolorosa. Occorre una valutazione clinica per capire quale sia la vera causa dei disturbi.
Cordiali Saluti
Buongiorno dottore..sono una ragazza di 21 anni ho le gambe valghe…ho notato di avere le ginocchia valghe 3 anni fa,mi sono rivolta ad un dottore ortopedico del mio paese e mi ha detto che non si puo fare niente posso mettere solo un plantare x fermare il.problema e mi allieva il dolore.l ho comprato,messo al piede ma il dolore persiste…ancora non contenta quest anno mi sono rivolta ad un dottore di milano e mi ha detto che sono gia grande x fare un intervento e sara doloroso e a lunga degenza..e se sarebbe sua figlia non lo farebbe.il problema che mi fa male e vorrei qualche rimedio…ancora ho una vita davanti…
Buongiorno,
purtroppo è un problema non raro, risolvibile chirurgicamente dal momento che l’utilizzo dei plantari purtroppo ha dimostrato scarsi risultati.
Cordiali saluti
Buongiorno volevo chiedere un consiglio, io da 10 anni ho dei dolori intorno alla rotula nella parte interna sotto e sopra, ho fatto diverse radiografie al pronto soccorso, ma non mi è mai stato detto nulla, hanno sempre escluso solo liquido e problemi rotture e fratture. L’anno scorso, decido di fare una risonanza e risulta:
Non alterazioni evidenti a livello dei legamenti crociati.
Segni di artropatia degenerativa a carico dell’articolazione femoro tibiale con assottigliamento delle cartillagini articolari.
Piccola fissurazione in rapporto con la superficie articolare tibiale a livello del passaggio tra corpo e corno posteriore del menisco mediale.
Minima quota fluida intra articolare.
Nella norma i legamenti collaterali.
Il 10 marzo 2014 vengo operata in artroscopia in cui sistemano il menisco e riscontrano condropatia di 2°/3°.
Alla seconda visita di controllo in cui dovevano togliermi i punti ritrovo un ortopedico che in precedenza mi aveva detto che io ho le ginocchia valghe, allora rivedendo lui, l’unico ad avermi detto questo, gli ho chiesto cosa potevo fare per sistemare questo valgismo, visto che sarebbe questa teoricamente la causa del mio dolore acuto e persistente, la risposta è stata che si può solo intervenire chirurgicamente. Cosa mi consiglia di fare? grazie per la risposta!!! (e ho anche i piedi piatti, e la rotula che a volte si sposta verso l’interno…ho riferito questo prima dell’artroscopia hanno controllato i legamenti tutto a posto, e mi hanno consigliato solo rinforzo muscolare chi mi ha operato, e io giocando a calcio rinforzo muscolare già lo facevo)
Buongiorno,
se la sintomatologia dolorosa costante fosse dovuta effettivamente al valgismo del ginocchio, che causa sovraccarichi sulla tibia e difetti di scorrimenti della rotula, la terapia unica possibile è probabilmente chirugica.
Cordiali Saluti
Buongiorno volevo chiedere un’informazione …circa due anni fa giocando a calcetto o rotto il menisco laterare e lesionato il corno, un mese fa ho deciso di operarmi anche se ormai non facce a più male anche se avevo smezzò di fare attività fisica. L’operazione è andata bene in giornata mi hanno dimesso dopo 1 sett ho tolto i punti e la fasciatura e il un po’ di liquido che si era firmato e ho iniziato ad appoggiare il piedi fino a quando (5 gg) ho tolto le stampelle. Volevo chiedere e normale che dopo un mese e ancora un po’ gonfio dove cerano i punti efa male quando cerco di fare un po’ di attività fisica ( bici e piscina). Tra quanto potrei tornare a correre e fare una vita normale ?
Grazie
Buongiorno,
è normale, la piscina va iniziata subito.
Cordiali Saluti
Buongiorno dottore,
volevo chiederle se con valgismo delle ginocchia posso praticare il ciclismo su strada.
Cosa si può fare per migliorare il valgismo delle ginocchia?
Grazie infinite
Buongiorno,
si senza problemi, se il valgismo è molto grave l’unica terapia è chirurgica.
Cordiali saluti
Buonasera Dott.,
nel 2012 dopo un allenamento, ho avvertito un dolore al ginocchio sx, dopo aver fatto fisioterapia perchè inizialmente mi hanno diagnosticato una tendinite. Il dolore persisteva e ho effettuato un’ecografia e una risonanza magnetica i cui risultati hanno diagnosticato il disallineamento del femore con la rotula e un problema morfologico ovvero la mancanza del solco intercondilineo le conseguenze sono il sovvracarico dei legamenti laterali e continui versamenti dovuto allo sfregamento della rotula. Le chiedo se un intervento chirurgico può aiutami? oppure se la fisioterapia può alleviare la mia condizione. Grazie infinite
Cordiali saluti
Buongiorno,
si tratta di sindrome da iperpressione femoro-rotulea (v. capitolo sul sito). Se la fisioterapia non fornisce i risultati attesi, la terapia è chirurgica.
Cordiali Saluti