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Buongiorno dott.
complimenti per il sito ma soprattutto del tempo che ci dedica e grazie della risposta.
Io ho 34 anni, alto 177 cm 82 Kg, consideri che io sono militare di carriera
e l’aspetto fisico è uno degli elementi fondamentali per il mio lavoro.
Volevo chiederle delle informazioni in più; lei mi ha risposto che ho una lesione al menisco mediale,
leggendo su internet tale lesione può essere ripristinata anche con delle infiltrazioni senza ricorrere
all’operazione, mentre, per la lesione del legamento crociato anteriore una cosa che non capisco dalla risonanza è “Discontinuo a livello della gola il legamento crociato anteriore da lesione” questo discontinuo a livello della gola sarebbero delle microfratture oppure una parte minima del legamento??
in questo caso si deve ricorrere per forza all’operazione visto il lavoro che faccio??non le nascondo la paura di essere operato.
Grazie in anticipo, cordialità.
Luigi
25 giugno 2014 at 12:08
Dott. buon pomeriggio, espongo quanto segue:
oggi ho ritirato la risonanza magnetica e volevo un suo parere,
Falda fluida intraarticolare.
Regolare morfologia della capsula articolare e delle strutture ligamentose di rinforzo capsulare.
Fratturato tra corpo e corno anteriore il menisco laterale; fibrocartilagine meniscale mediale di normale morfologia e segnale.
Discontinuo a livello della gola il legamento crociato anteriore da lesione; apprezzabile da inserzione ad inserzione il legamento crociato posteriore esente da alterazioni del segnale.
Imbizione edematosa si apprezza anche a carico della midollare ossea dell’epifisi peroneale.
Note di condropatia femoro-rotulea.
in attesa, distinti saluti.
Fabrizio Rivera
28 giugno 2014 at 07:14
Buongiorno,
la risonanza evidenzia una lesione del legamento crociato anteriore ed una lesione del menisco mediale. Occorre stabilire clinicamente quali siano le conseguenze delle lesioni e decidere la terapia in base alla sua età ed allle sue attività quotidiane.
Cordiali Saluti
Buongiorno,
no, la lesione meniscale non è riparabile con terapia infiltrativa, occorre una regolarizzazione della lesione in artroscopia. Il crociato anteriore è effettivamente rotto in corrispondenza della gola femorale, nel suo punto di inserzione. Occorre però capire clinicamente se la lesione le procura instabilità del ginocchio.
Cordiali Saluti
buongiorno dottore….ho un figlio di 14 anni che ha subito una lesione (circa 40%) del legamento crociato anteriore dx, durante un allenamento di calcio…ho interpellato dopo aver fatto una Rx e una risonanza magnetica , due ortopedici, il primo consiglia stampelle per circa due settimane con scarico completo del ginocchio, esercizi di potenziamento e fermo per 45 giorni dice, per far cicatrizzare la parte del crociato che si è sfilata, il secondo invece consiglia di fare fisioterapia dedicata al ginocchio con 30 min.tutti i giorni di cyclette per potenziare il bicipide femorale, e una volta potenziato tornare a giocare, secondo lui potenzialmente si potrebbe rompere anche se non giocasse….quindi….tenendo conto della buona muscolatura giocare quando il ginocchio sarà più stabile….entrambi sconsigliano l’intervento chirurgico…..il ragazzo è disposto a rischiare….io un pò meno….cosa posso fare’? grazie per il tempo che mi vorrà dedicare…!!!
Buongiorno,
concordo sull’indicazione non chirurgica. Se il ginocchio è attualmente stabile una lesione parziale può essere compensata da un buon rinforzo muscolare, in particolare del m quadricipite che agisce sul ginocchio stabilizzandolo e “collaborando” con il LCA. Sicuramente il rischio che questo legamento parzialmente lesionato e poi cicatrizzato non sia in grado di stabilizzare il ginocchio una volta sollecitato con lo sport esiste ma a 14 anni vale la pena testarlo prima di decidere di provvedere ad una ricostruzione chirurgica.
Cordiali Saluti
Buongiorno,
desidero sottoporle il referto della RMN alle ginocchia per una valutazione.
ginocchio destro: alterato segnale meniscosico del corno posteriore del menisco mediale, nella norma il menisco esterno, regolare i legamenti crociati e collaterali, il tendine quadricipite ed il rotuleo.
Minima reazione sinoviale intra-articolare estesa posteriormente all’inserzione del tendine popliteo.
Geodi intraspongiosi del 3° prossimale peroneale, osteofisi tibiale con foci edemigeni intercondiloidee.
Contropatia femerale mediale e osteocondropatia della rotula.
ginocchio sinistro: alterato segnale meniscosico del corno posteriore del menisco mediale, nella norma il menisco esterno, regolare i legamenti crociati e collaterali, il tendine quadricipite ed il rotuleo.
Minima reazione sinoviale intra-articolare estesa posteriormente all’inserzione del tendine popliteo.
Gonartrosi, geodi dello spigolo posterolaterale delle tibia ed apice della malleolo prossimale peroneale.
Condropatia della rotula che è in asse.
Le faccio presente che il mio peso è aumentato da circa 15 anni del 10/15% e che ho problemi alle ginocchia da circa 7 anni dopo una frattura vertebrale che mi ha costretto ad immobilità per circa 3 mesi, la situazione è peggiorata negli ultimi due anni.
La ringrazio anticipatamente dei consigli che vorrà suggerirmi.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
la risonanza evidenzia un quadro di iniziale artrosi bilaterale. Consiglio fisiochinesiterapia ed un controllo ortopedico per valutazione clinica ed eventuale ciclo infiltrativo.
Cordiali Saluti