La coxartrosi o artrosi dell’anca

L’artrosi dell’anca o coxartrosi consiste nel consumo della cartilagine articolare dell’anca. Si tratta di una malattia ad evoluzione degenerativa progressiva che nel corso del tempo causa una crescente sintomatologia dolorosa ed una limitazione articolare.

L’artrosi può essere primitiva, ovvero senza una causa definita, o secondaria, ovvero causata da malattie congenite (displasia) o infantili dell’anca, esiti di fratture, osteonecrosi, pregresse infezioni articolari o altre patologie.

Nella forma primitiva solitamente insorge dopo i 60 anni, mentre nelle forme secondarie (in particolare in esiti di displasia), può colpire pazienti più giovani.

I sintomi della Coxartrosi

L’esordio tipico della coxartrosi consiste in un dolore inguinale con eventuale irradiazione lungo la faccia anteriore della coscia ad evoluzione progressiva. Alcuni pazienti lamentano dolore gluteo o al versante laterale della coscia.

Inizialmente il dolore viene accusato dopo sforzi prolungati, poi anche alla ripresa dell’attività dopo il riposo (alzarsi dal letto, alzarsi dalla sedia). Gradualmente la frequenza del dolore può aumentare portando limitazione articolarezoppia. La comparsa del dolore notturno, tale da risvegliare il paziente, si associa ad un’artrosi grave.

Gli esami diagnostici

La radiografia standard, in proiezione antero-posteriore del bacino e laterale dell’anca colpita sono sufficienti a diagnosticare la coxartrosi. I segni radiografici tipici dell’artrosi dell’anca comprendono:

  • la diminuzione della rima articolare (causata dal consumo della cartilagine che alla radiografia è radiotrasparente, cioè risulta come uno spazio vuoto all’interno dell’articolazione)
  • la presenza di osteofiti (piccole crescite d’osso vicino all’articolazione)
  • la presenza di geodi (aree di lacuna ossea nella testa femorale o nell’acetabolo)
  • la presenza di sclerosi ossea (aree di addensamento osseo al di sotto della cartilagine consumata o sofferente)

La terapia

La terapia  dipende dalla gravità della sintomatologia e dal grado di degenerazione cartilaginea.

I farmaci antidolorifici o antinfiammatori sono utili nell’alleviare la sintomatologia nelle prime fasi della malattia. Tuttavia gli effetti collaterali che possono provocare le terapie croniche con farmaci antinfiammatori non ne consentono un uso prolungato.

Le abitudini di vita come l’esercizio fisico (possibilmente in scarico come cyclette, nuoto, ginnastica in acqua) permettono di mantenere un buon tono muscolare e rallentare il processo artrosico. Il calo ponderale è d’obbligo in pazienti soprappeso, sia per diminuire il sovraccarico sull’articolazione e quindi rallentare la degenerazione cartilaginea, sia in previsione di un intervento di artroprotesi al fine di ridurre le possibili complicanze ed accelerare la fisioterapia post-operatoria

Le terapie fisiche come TENS, laserterapia, ultrasuonoterapia raramente risultano efficaci.

La viscosupplementazione migliora la sintomatologia e rallenta la progressione della malattia. E’ indicata solo nelle prime fasi della malattia, ovvero quando la degenerazione cartilaginea sia solo parziale (vedi Viscosupplementazione)

L’artroprotesi dell’anca è l’unica efficace terapia per l’artrosi. L’intervento chirurgico sostituisce l’articolazione malata con conseguente scomparsa immediata del dolore artrosico (vedi Protesi d’anca)

La neurolisi con radiofrequenze è una terapia del dolore. Consiste nella lesione dei nervi sensitivi della capsula articolare con conseguente interruzione della trasmissione del dolore. E’ indicata esclusivamente nei pazienti che non possono essere trattati chirurgicamente (vedi Radiofrequenze)

BIBLIOGRAFIA

  1. Altman J, Alacorn G, Applerouth D, Bloch D, Borenstein D, Brandt K. The American College Rheumatology criteria for the classification and reporting of osteoarthritis of the hip. Arthritis Rheum  34: 505-14, 1991
  2.  Archibeck MJ, Surdam JW, Shultz SC, Junick DW, White RE. Cementless total hip arthroplasty in patients 50 years or younger. J Arthroplasty 21: 476-483, 2006
  3.  Wright AA, Cook C, Abbot JH. Variables associated with the progression of hip osteoarthritis: a systematic review. Arthritis Rheum  61(7): 925-36, 2009
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35 comments on “La coxartrosi o artrosi dell’anca
  1. francesca ha detto:

    Buongiorno,
    sono un paziente 45enne con trapianto renale da 24 anni,in moderata IRC ,con terapia immunosoppressore +cortisone, con paratiroidectomia subtotale.
    Nell’arco di 1 anno subisce per due volte la riduzione di lussazione dell’anca. La tac evidenzia una coxartrosi sclerotica del tetto acetabolare con osteofiti ai capi ossei. Vorrei sapere se e’ indicata l’artoprotesi dell’anca.
    Grazie per un eventuale risposta.

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buonasera,
      la lussazione dell’anca necessita normalmente di un trauma per avvenire. Se si tratta di sub-lussazione potrebbe trattarsi di un esito di displasia congenita (molto raro). Sicuramente, nonostante la sua giovane età, un intervento di artroprotesi risolverebbe il problema se l’anca le procura dolore. Occorre sia una valutazione clinica di uno specialista ortopedico, sia la valutazione anestesiologica per stimare il rischio operatorio, viste le sue patologie extra-ortopediche, e programmare esami e terapie per ridurlo al mininimo. Solo a quel punto potremo prendere una decisione sulla possibilità di intervento di artroprotesi.
      Cordiali Saluti

  2. CNA Training ha detto:

    Wow this is a great resource.. I’m enjoying it.. good article

  3. Anna ha detto:

    buonasera,ho 47 anni e dall’esame RX BACINO-ANCHE si sono riscontrate alterazioni degenerative all’anca sinistra ,con geodi al versante acetabolare e restringimento della rima articolare. mi è stata sconsigliata l’operazione di protesi all’anca data la mia giovane età. non so cosa fare vorrei un consiglio anche da esperti.grazie

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      se l’articolazione permette una qualità di vita sufficiente è necessario procrastinare il momento della protesi. La fisioterapia e la viscosupplementazione con acido ialuronico sono, in questi casi, molto utili per migliorare la sintomatologia.
      Cordiali saluti

  4. Lorena ha detto:

    Buongiorno, ho 37 anni, sono ferma da due settimane con dolori che partono dalla fascia centrale bassa della schiena e si irradiano fino al piede. Nei primi giorni la mattina stavo bene ma già dopo due passi ricominciava il male, adesso non trovo giovamento neanche nel riposo. Fino ad ora il trattamento consiste in paracetamolo.

    Oggi ho ricevuto l’esito dei raggi.
    Rachide in asse sul piano frontale, conservata la lordosi.
    Regolare struttura dei vari corpi vertebrali.
    Spazi discali di ampiezza conservata.
    Addensamento sclerotico di tipo artrosico rilevabile a carico dei bordi contrapposti della sincondrosi sacroiliaca ds nella sua metà inferiore.

    Vorrei capire cosa significa, terapie utili ed un consiglio su come migliorare la situazione.
    Saluti e grazie anticipatamente.

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      le radiografie non evidenziano nulla di anormale. Il dolore alla schiena ed alla gamba fino al piede fanno pensare ad una sciatalgia. Il paracetamolo è utile per alleviare il dolore ma non è sufficiente come antinfiammatorio. Consiglio di consultare il suo medico di famiglia.
      Cordiali Saluti

  5. carlo ha detto:

    salve, mi hanno riscontrato una coxoartrosi sinistra con ovalizzazione della testa femorale e riduzzione di ampiezza dello spazzio articolare. Vorri sapere se he consigliata un operazzione (ho 50 anni)?

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      dipende dalla sintomatologia: se il dolore causato dalla coxartrosi condiziona le normali attività qutidiane, l’intervento di artroprotesi è indicato anche in giovane età.
      Cordiali Saluti

  6. luca antonucci ha detto:

    buongiorno,oggi mi hanno dato questo responso: Segni di coxoartrosi con sclerosi dei tetti acetabolari.Rime articolari regolari. vorrei sapere se devono intervenire o esiste una cura,premetto che sono un autista di mezzi pubblici,ho 44 anni, non riesco a stare in piedi o camminare per più di 2 minuti,e mi causa un dolore atroce all’anca dx e al quadricipite dx,grazie della risposta.

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buonasera.
      A 44 anni un problema di dolore all’anca con segni di artrosi alla radiografia non è da sottovalutare. occorre una visita ortopedica per verificare la diagnosi ed iniziare una terapia.
      Cordiali saluti

  7. PIETRO MOCCIA ha detto:

    Buonaresa Dottore
    Ho 30 anni e di recente il responso di radiografie/RMN effettuate all’anca hanno evidenziato che soffro di coxo artrosi bilaterale. La domanda che le pongo e’ necessaria l’artoprotesi? e per cortesia cosa significa il termine anchilosi. Grazie

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buonasera,
      l’indicazione all’intervento di artroprotesi si basa sulla sintomatologia, non sul quadro radiografico. A 30 anni occorre comunque attendere il più a lungo possibile, compatibilmente con una buona qualità di vita, prima di eseguire l’intervento. L’anchilosi è la perdita dell’articolarità.
      Cordiali Saluti

  8. Rosabella ha detto:

    Buongiorno,ho 53 anni ho dolori fortissimi all’anca dx anche di notte.Questo è il risultato dalle radiografie; RX BACINO segni di sclerosi del cotile d’ambo i lati con conservata ampiezza delle rime da note di artrosi RX PIEDI spina calcaneare d’ambo i lati più evidenti a destra. L’anno scorso sono stata sottoposta a 6 mesi di kemioterapia affetta da Linfoma di hodgkin 4 stadio. La saluto e la ringrazio anticipatamente.

  9. Rosabella ha detto:

    Mi scusi ho dimenticato di dirle che soffro di osteoporosi e sto facendo la terapia.

  10. Sandro ha detto:

    Buongiorno,
    da un rx bacino ed articolazioni sacroiliache mi hanno diagnosticato “incipienti fenomeni di tipo artrosico con lieve asperità delle ciglia cotiloidee, rime coxofemorali sostanzialmente conservate, indenni appaiono le sincondrosi sacroiliache”. Inoltre, di notte saltuariamente avverto dolori sulla parte esterna dell’articolazione, soprattutto dopo aver effettuato attività sportiva di atletica leggera.
    la saluto e la ringrazio anticipatamente.

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      la radiografia è negativa per lesioni. Il dolore esterno potrebbe essere causato da una borsite trocanterica (v. capitolo sul sito).
      Cordiali Saluti

  11. giovanna ha detto:

    Buongiorno, una settimana fa sono caduta sbattendo l’anca esterna dx’ho accusato dolore all’inguine e alla coscia interna, oggi ho fatto le lastre è questo è il referto”MODICA COXARTROSI:LIEVE ADDENSAMENTO DEI LABBRI DELLA SICONDROSI SACROILIACA DX” ho compiuto 65 anni e soffro di osteoporosi. Vorrei sapere gentilmente un suo parere la e la ringrazio anticipatemente

  12. Alessandra ha detto:

    Salve, mi chiamo Alessandra ed ho 25 anni.
    Scrivo per conto di mia madre, quarantanovenne affetta da sclerosi multipla recidica remittente, che negli ultimi mesi oltre ai “fastidi” causati dalla paraparesi spastica e dall’atassia, le è stata diagnosticata una coxartrosi bilaterale e osteoporosi. Il referto dell’Rx al bacino dice “nei radiogrammi eseguiti non si osservano lesioni ossee a focolaio. Nei limiti la rappresentazione delle sincondrosi sacroiliache. Coxartrosi bilaterale, particolarmente evidente a sinistra. entrambe le teste femorali, specie a sinistra, risultano caratterizzate da numerose lacunette osteocondrosiche. Radiopacità distrettuale, con microinterruzione della limitazione corticale, si osserva sul versante superoesterno della testa femorale sn.”
    é stato valutato in ambito ortopedico e, esclusa l’opzione “operazione”, le sono state prescritte un ciclo di TENS e magnoterapia e un integratore (Zeta Artrocur).
    Fatto ciò la situazione sembrava migliorata invece a distanza di un paio di settimane è tutto peggiorato.
    Cosa fare adesso?
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione
    Cordiali saluti

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      dipende dal tipo di sintomatologia dolorosa, dal grado di artrosi evidenziata dalle radiografie, dallo stadio della sclerosi. Si può provare con cure di antinfiammatori, infiltrazioni endoarticolari con acido ialuronico, terapia del dolore, neurolisi percutanea.
      Cordiali Saluti

  13. nando ha detto:

    Buongiorno,
    ho effettuato un radiografia articolazione coxo – femorale e anca sx bacino, per dolori saltuari alla gamba che a volte mi comporta una zoppia.
    Il risultato della rx riporta il seguente risultato :
    non lesioni ossee
    sclerosi dei tetti acetabolari con iniziale ovalizzazzione di entrambe le teste femorali,
    riduzione di ampiezza delle rime articolari specie a dx nei settori supero esterni in un quadro di coxartrosi bilaterale.
    tenendo presente che ho 51 anni cosa mi consiglia?
    cordiali saluti

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      si tratta di un quadro di iniziale artrosi dell’anca.
      La terapia, vista anche la sua giovane età per il problema, consiste in nuoto, fisiochinesiterapia ed infiltrazioni con acido ialuronico.
      Cordiali Saluti

  14. peppe ha detto:

    buon pomeriggio, mia moglie di anni 48 a causa di dolore nella giuntura anca dx sopratutto le succede quando sta ferma o porta dei pesi, ha eseguito una Rx anca dx
    il referto della rx e il seguente:
    Modesto addensamento artrosico del tetto della cavità acetabolare
    La Rima articolare coxofemorale presenta restringimento a livello polare inferiore
    Null’altro di patologico degno di nota
    Gentile dottore cosa le consiglia?

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      il referto della radiografia non evidenzia nulla di particolarmente preoccupante, consiglio una visita ortopedica per capire l’origine del dolore.
      Cordiali Saluti

  15. Luigina Paletti ha detto:

    Egregio Dottore, ho dolori alle natiche nella posizione seduta, non riesco a camminare più di 2 o 3 km e dopo le camminate ho dolori alle anche e all’inguine. Perciò mi sono decisa a fare le lastre. Referto:iniziale addensamento della struttura ossea in corrispondenza del tetto acetabolare con piccole opposizioni osteofitarie. Conservati i rapporti articolari. Cosa signica? Potrò continuare a camminare o peggioro la situazione? E per il dolore bastano gli antidolorifici o devo fare qualcos’altro. GRAZIE

  16. Roberto Bellotti ha detto:

    Buongiorno, ho mia madre di 84 anni che da circa un mese presenta dolori (con lieve zoppia non costante) alla gamba dx ho fatto effettuare una radiografia di seguito il risultato premetto che è stata operata 4 anni fa effettuando una protesi dx.

    Rx bacino sotto carico ed articolazioni coxo femorale sinistra:
    Non lesioni focali ossee evolutive, tono calcico ridotto. Impianto di protesi totale di anca destra ben centrata senza segni di mobilizzazione endoprotesica, calcificazioni e tessuti molli periarticolari a dx.
    Coxoartrosi sn con restringimento della rima articolare sul comparto interno. Dismetria degli arti inferiori-il sinistro è più lungo del dx di mm.8 con secondario basculamento verso l’alto dell’emibacino di sinistra.
    Rx ginocchio dx 2 p:
    Non lesioni focali ossee evolutive, artrosi femoro tibiale con restringimento della rima articolare, nob calcificazioni nei tessuti molli perischeletrici tono calcico ridotto.
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione e la saluto cordialmente

  17. Adamo Cecilia ha detto:

    Gent.mo Dott.re,
    sono una donna di 63 anni, dopo alcuni mesi di attività aerobica in palestra, ho accusato improvvisamente bruciori ai glutei e successivamente dolore all’inguine anca sn. A seguito di visita ortopedica e dopo aver eseguito lastra e RM, la diagnosi è stata di “sinovite coxofemorale sn in iniziale impingement femoro acetabolare” Dopo aver effettuato la cura prescritta (10 Tecar, ionoforesi, Seractil 400, impacchi di ghiaccio) ancora non ho avuti grandi risultati. Le riporto gli esiti della RX e RM.
    RX BACINO PER ANCHE
    L’esame radiografico del bacino è stato eseguito anche per lo studio delle anche con proiezioni assiali.Iniziali segni di coxartrosi con lieve ipertrofia dei cigli cotiloidei che presentano aspetto ipercoprente. Lieve irregolarità della porzione articolare medio-superiore della sinfisi pubica. Modicamente sclerotiche le sincondrosi sacro-iliache. Non evidenti lesioni focali ossee a carattere evolutivo. Presenza di minute calcificazioni proiettivamente nello scavo pelvico in sede mediana e laterale sinistra. Iniziale rarefazione del tono calcico.
    RM ANCA SINISTRA
    Eseguite scansioni nei tre piani ortogonali con tecniche standard e con tecniche di saturazione del grasso (GE-STIR) pesate in T1, T2 ed in T2*Fenomeni di coxartrosi con lieve riduzione della rima articolare e minima falda fluida endoarticolare reattiva. Conservata la morfologia della testa femorale, in particolare il profilo di carico. Con significative alterazioni di segnale nel tratto femorale visualizzato. In particolare non alterazioni di segnale di aspetto distrofico od ischemico. Consensuali note degenerativi al ciglio acetabolare ed alle componenti capsulo-legamentose coxofemorali. Note di sofferenza tendinea inserzionale al grande trocantere senza segni RM di borsite essudativa in tale sede, Non lesioni a carico dei ventri muscolari visualizzati. Conservati i piani fasciali.
    Mi farebbe molto piacere poter ricevere un Suo parere in merito. Nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione, porgo un cordiale saluto.

    • Fabrizio Rivera ha detto:

      Buongiorno,
      più che sindrome da impingement la definire un’artrosi dell’anca in fase iniziale. Se clinicamente il dolore corrisponde ad una coxalgia da iniziale artrosi può essere utile la terapia infiltrativa con acido ialuronico.
      Cordiali Saluti

  18. Adamo Cecilia ha detto:

    Gent.mo Dott.re,
    la ringrazio moltissimo per la sua risposta. Vorrei approfittare della sua gentilezza per chiederle un suo parere sugli integratori di boswellia e condroitin solfato o le infiltrazioni di gel di poliacrilamite per curare l’artrosi nella fase iniziale. Infine una sua indicazione sui tempi degenerativi di questa malattia. La ringrazio veramente di cuore per la sua disponibilità e attenzione. Un cordiale saluto

  19. Adamo Cecilia ha detto:

    Mi scuso il gel si chiama di “Poliacrilammide”